Indicazioni terapeutiche

Questo blog è vietato ai minori di anni 18, anche se non contiene scene esplicite di sesso (ma io sono Sensualità&Sessualità allo stato puro, quindi...).

E' anche vietato a: cretini, imbecilli, invidiosi, vigliacchi, traditori. Ed ai b-u-g-i-a-r-d-i. Ma soprattutto è vietato ai rabbiosi vigliacchi. La rabbia maschile è una brutta fiera...
Come diceva qualcuno, "molti sarebbero vigliacchi se ne avessero il coraggio".

E' infine vietato a quanti ho già bannato su Cam4: e se non posso materialmente impedir loro di stare qui, posso ricordare che l'harakiri per taluni soggetti è un male minore rispetto alla petulanza.

martedì 11 giugno 2013

Un trilione di fantasie erotiche (1 di tantissimi...) - Sbirciata e bagnata


Let's start!

(queste parole che sto per regalarvi sono una a caso della fantasie sessuali del mio impero su cam4: non è detto che sia una semplice fantasia, potrebbe essere un ricordo; e non è detto che mi riguardi, che io sia la protagonista, o semplicemente che l'abbia ideata io. Ma è e resta una dei trilioni delle MIE fantasie...)
Io, immersa in acqua...

Sbirciata

E' un lavoro fantastico, collaudare centri benessere. Arrivi quando tutto è pronto ma ancora non è aperto al pubblico: ti senti padrona di ogni stanza, di ogni strumento, senza averne sostenuto alcun onere.
Oggi devo collaudare un centro benessere a G......o: ho salutato i tecnici dicendo che avrei fatto da sola. Ho seguito io tutte le fasi di costruzione e montaggio, non c'è nulla che possa impensierirmi.
L'ultimo dei tecnici non ha ancora lasciato i locali, che già sto slacciando il reggiseno.
Non sono naturista: ma alla sensazione di leggera euforia che mi da la mia vena esibizionista, c'è la sensazione di libertà assoluta che ricavo dallo stare nuda in giro per casa. O per qualunque altro ambiente chiuso dove io sia sola.
Comincia il mio "collaudo": avvio sauna e bagno turco per portarle a temperatura, ci vorrà un pò.
Comincio a provare la doccia emozionale, non mi ci metto sotto: non posso impedire ad alcuni spruzzi d'acqua di giungere sui miei seni.
Decido di togliere anche gli slip (magari mi sforzerò di dimenticarli in giro: chissà domani i gestori che penseranno...): mi rendo conto che la giornata di lavoro mi ha fiaccato, gli slip sono appiccicati ai miei fianchi.
Mi sposto nel locale dedicato a vasche e piscine.

Bagnata

Le vasche sono in funzione da oggi pomeriggio.
La mia preferita è una vasca incassata a filo del pavimento, posizionata in una parte riservata del centro benessere, accanto alla zona massaggi.
La vasca a filo del pavimento
Sono scalza.
I gradini in arenaria mi solleticano leggermente le piante dei piedi, che io trascino stancamente su ciascuno spigolo, come fosse un massaggio meccanico.
Appoggio le natiche nude sull'arenaria, è come quando ci si sedeva sui muretti in campagna con i jeans corti, avverti qualcosa che pizzica. Immergo i piedi nella vasca: l'acqua è calda, ottima per le mie esauste estremità, ma troppo per i miei capezzoli che l'ambiente non riscaldato ha inturgidito.
Non dovrebbe esserci nessuno, ho le chiavi per chiudere: eppure mi sento osservata.
Sento solo i rumori delle vasche idromassaggio, e nient'altro.
Non ho nulla in contrario a mostrarmi, ma stasera sto lavorando: e quando lavoro mi piace restare concentrata... :-)
Chiudo la tenda, spengo le luci, ne lascio solo una che crea una sorta di cono di luce sulla vasca. Sono per metà dentro questo cono.
Mi avvolgo per metà in un corto kimono messo in bella mostra su uno scaffale alle mia destra. Seta. Rosso e nero. Lo lascio sbottonato.
Comincio a giocare con l'erogatore, allento il controllo sui movimenti e gli spruzzi arrivano a terra, addosso a me. Addosso al kimono.
Continuo ad avere la sensazione di essere osservata, e non mi sento paranoica.
Sono goccioline d'acqua, tiepide, quelle che mi arrivano addosso: ma nella mia mente potrebbero essere gocce di panna calda con cui ho giocato con lui martedì pomeriggio, oppure la sborra che mi ha riversato addosso l'altro domenica scorsa.
E' da domenica che non faccio all'amore: anzi, quella era una scopata e niente di più. Da quando non faccio all'amore? 
Sono rannicchiata, la gamba destra al petto, tra i seni: e la sinistra immersa nella vasca.
Avvicino il mio culo a bordo vasca, l'ho riempita, lascio l'erogatore diretto sulla micia, come un massaggio delicato.
Comincio ad esplorare il mio corpo, mi accarezzo le braccia, le lascio scorrere sul petto, le dita si vanno ad intrecciare sulle areole. Stringo. Vorrei chi stringesse di più. Vorrei delle mani che stringessero le mie, che avvolgono i miei capezzoli.
Non è un'impressione.
Un'ombra furtiva si proietta di sfuggita nel cono di luce in cui sono oramai dentro quasi completamente.
Il calore che sento nel basso ventre non è più solo quello dell'acqua tiepida che l'erogatore, virilmente, continua a regalarmi.
Lascio cadere dalle mie spalle il kimono.
L'ombra ha un fremito.

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(questa fantasia sessuale è incompleta: come lo è ogni fantasia... una fantasia sessuale è un accordo di una composizione musicale, va unita ad altre, nel giusto equilibrio timbrico ed armonico. Non esistono fantasie assolute, fantasie autosufficienti, ma solo tessere del grande mosaico del piacere)

2 commenti:

  1. un racconto stupendo, mi hai fatto vivere questo splendido racconto...... mi son sentito quell'ombra furtiva che ti osservava.

    baci........ da junnox

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Giusto per ricordare che la libertà di commento è una cosa bellissima ma non infinita... http://goo.gl/yxxqN