Indicazioni terapeutiche

Questo blog è vietato ai minori di anni 18, anche se non contiene scene esplicite di sesso (ma io sono Sensualità&Sessualità allo stato puro, quindi...).

E' anche vietato a: cretini, imbecilli, invidiosi, vigliacchi, traditori. Ed ai b-u-g-i-a-r-d-i. Ma soprattutto è vietato ai rabbiosi vigliacchi. La rabbia maschile è una brutta fiera...
Come diceva qualcuno, "molti sarebbero vigliacchi se ne avessero il coraggio".

E' infine vietato a quanti ho già bannato su Cam4: e se non posso materialmente impedir loro di stare qui, posso ricordare che l'harakiri per taluni soggetti è un male minore rispetto alla petulanza.

mercoledì 26 giugno 2013

Editto Imperiale - Degli Amanti e dell'Amore


Rulli di tromba! Squilli di tamburi!
Udite! Udite! Prestate la massima attenzione a questo editto emanato addì 26 giugno nell'anno di grazia del Signore 2013!
Udite, o sudditi felici dell'Impero di Giunone, della maravigliosa occasione che inaspettata il destino vi offre!
Udite, udite: la nostra amatissima et divinissima Imperatrice Giunone, Signora dei nostri orgasmi e Padrona delle nostre fantasie sessuali, ha deciso di selezionare almeno un AMANTE!
Udite, o abitanti dell'impero più sensuali: e soprattutto siate consapevoli di quel che che vi può accadere!
A voi l'editto: affiggetelo nei luoghi più reconditi dell'Impero, datene notizia nelle province più lontane, informate ogni anima che in questo Impero dimora o vi si trova.


L'umile aralda 

(e l'aralda è quella nel manifesto qui sotto...)



sabato 22 giugno 2013

Gazzetta dell'Impero - Sondaggi, ciliegie e (scansa)fatiche d'amore

Cari ed amati Sudditi dell'Impero di Giunone!





La Vostra Imperatrice Vi informa che il sondaggio onirico cui avete partecipato (in pochi: ma per stavolta evito di tagliare teste...) ha avuto dei risvolti, oltre che un esito.

Per vostra memoria, ecco il sondaggio:


E questi sono stati gli esiti allo scorso 20 giugno:
portando a spalla 100 kg di ciliegie
  7 (20%)
offrendo Dwayne Johnson come maggiordomo
  1 (2%)
presentarsi come sherpa per un giro del mondo in 365 giorni per annettere nuovi regni
  2 (5%)
con uno scrigno e dentro una ciliegia: ma quella magica...
  24 (70%)


Alcune (imperiali ed imperiose) considerazioni:

  1. non vi piace la fatica: capisco che portare a spalla 100 kg di ciliegie non sia una cosa proprio facile ma vi ricordo che è uno dei possibili modi per avanzare la candidatura di amante. E del resto, se non riuscite ad affrontare 100 kg di ciliegie, come pensate di amare carnalmente un'Imperatrice come me? Amore è impegno, dedizione: ed anche un pò di risultati, diamine!
  2. Se la fatica provate a scansarla, il bravo Dwayne Johnson solo uno vuol provare a convincerlo a farmi da maggiordomo. Non mi direte mica che non avreste il coraggio di affrontare Dwayne e "indurlo" a farmi da maggiordomo, pur di convincermi della vostra assoluta passione nei miei confronti...?! Oppure pensate che una volta avuto in casa il Dwayne, io possa decidere di non prendere in considerazione la vostra candidatura? Ah... pavidi! Non sapete forse che un'Imperatrice non ha limiti al numero di amanti?! Purché validi, ovviamente...
  3. a conferma che la fatica fisica non è una sfida che i miei sudditi vogliono raccogliere (ma come pensate di fare all'amore? con i rollerblade? la ricerca del piacere è un cammino faticoso se lo vuoi percorrere assieme all'Imperatrice Giunone, ricorda!), solo due sudditi si sono resi disponibili ad accompagnarmi in giro per il mondo per annettere nuovi regni: se continuate così, non solo l'Imperatrice resta nel proprio giunonico olimpo, ma non riuscirete a sedurre nemmeno un'ancella
  4. ovviamente (colpa di Harry Potter?) avete tutti pensato di risolvere la vostra candidatura ad aspirante amante dell'Imperatrice con uno scrigno e dentro una ciliegia magica: comodisti! Vorreste far fare tutto alla ciliegia magica, eh? E poi: avete idea di dove recuperare una ciliegia magica? e soprattutto: quale magia può travolgere i sensi dell'Imperatrice...? Così come ci sono ciliegie e ciliegie, c'è magia e magia. Ma voi pensate solo allo scrigno...
Nella speranza che le suesposte considerazioni inducano ad una partecipazione più consapevole (e massiva) al sondaggio ho deciso eccezionalmente di riaprirlo sino alle 23.59 del 26 giugno. E spero che intraprendiate il giusto cammino.

Ovviamente, siccome un Impero è tanto più fantastico quanto più è libera la fantasia dei proprio sudditi, sarò magnanimamente serena nel valutare tutte le vostre proposte "extra sondaggio": commentando questo post potrete - se ne avete l'intelligenza ed il coraggio - quindi proporre nuovi omaggi che accompagnino la vostra istanza per il ruolo di aspirante amante.


La Vostra Giunone,
Imperatrice cui tributare i giusti omaggi a pena di decapitazione


post scriptum: vi ho detto che il sondaggio ha avuto un esito (quello che ho commentato) e dei risvolti: di cui è giusto qualcosa dirvi. Mi è arrivato uno scrigno contenente 4kg di succose, carnose e dolci ciliegie (che non è come riceverne 100 kg portati a spalla, ma è già qualcosa). No, non c'era Dwayne Johnson in livrea da maggiordomo a ricevere il pacco: l'ho ritirato io ed ho capito subito di cosa si trattasse. Ho goduto a mangiarne una dopo l'altra, ed ho goduto talmente tanto da decidermi a leggere anche l'istanza allegata (un'istanza strana, articolata in 8 strani "pizzini": istanza a prima vista non regolamentare, ma non ho ancora pensato a fare la modulistica per aspiranti amanti...). Non è che sia un'istanza in cui il suddito donator cerasa scrive pagine di nonsaichetefarebbi: anzi, non mi ha neanche chiesto di fare all'amore con lui, e per questo non gli ho potuto dire di no (ma gli ho rifilato 'no' a iosa a tante altre domande, a tante altre suggestioni...). E' un'istanza strana, con giri di parole, piccole magie: del resto anche lui è un'aspirante amante strano... a pensarci bene, non sono nemmeno convinta che sia un aspirante amante. Anche se a qualcosa aspira di sicuro. Magari è un rappresentante della Folletto (ma che brava Imperatrice" ma che bella Imperatrice! Su... metta una firmetta qui in calce...). Oppure vuole vendermi un frullatore Bimbi. O un'enciclopedia Treccani in 28 volumi. Oppure: è una spia...

sabato 15 giugno 2013

"The Art of Poetry" - IO TI AMO

Cari sudditi del mio impero su cam4, ho deciso di continuare l'esperimento di ingentilire i vostri animi guidandovi per mano verso il suggestivo mondo della poesia.




A chi mi chiedi con che criterio scelgo le poesie da pubblicare, rispondo: non c'è criterio, purché riguardi il travisato, incompreso, a volte astruso e assurdo sentimento dell'AMORE. Devo per forza ricordarvi che questo è il regno di "Fo Quel Che Mi Pare"? Ma se non c'è criterio, non è vero che non ci sia metodo né che manchino gli obiettivi.

Ad oggi non ho dati scientifici per dire se la poesia effettivamente sortisca qualche effetto tra i neuroni dei maschietti miei accoliti: magari se lasciaste un pò di spazio tra l'occhiata ossessiva alle mie tette e l'ultimo video su Youporn, potremmo fare qualche passo avanti.

Oggi vi propongo un'altra poesia di Stefano Benni (il quale non è uno dei miei amanti, sia chiaro: né ha speranze di diventarlo, e, per amore della verità, nemmeno me l'ha chiesto...)

E' forse la dichiarazione d'amore più folle ed efficace che si possa fare alla persona amata... :-)

Buona lettura
Giunone, imperatrice e nume tutelare della Poesia d'Amore


********* IO TI AMO *********

Io ti amo
e se non ti basta
ruberò le stelle al cielo
per farne ghirlanda
e il cielo vuoto
non si lamenterà di ciò che ha perso
che la tua bellezza sola
riempirà l'universo

Io ti amo
e se non ti basta
vuoterò il mare
e tutte le perle verrò a portare
davanti a te
e il mare non piangerà
di questo sgarbo
che onde a mille, e sirene
non hanno l'incanto
di un solo tuo sguardo

Io ti amo
e se non ti basta
solleverò i vulcani
e il loro fuoco metterò
nelle tue mani, e sarà ghiaccio
per il bruciare delle mie passioni

Io ti amo
e se non ti basta
anche le nuvole catturerò
e te le porterò domate
e su te piover dovranno
quando d'estate
per il caldo non dormi

E se non ti basta
perché il tempo si fermi
fermerò i pianeti in volo
e se non ti basta
vaffanculo

venerdì 14 giugno 2013

Un trilione di fantasie erotiche (2 di tantissimi...) - Corrispondenza commerciale

Antefatto. Tempi di crisi.

Si discetta di come la corrispondenza commerciale in tempi di crisi sia ancora un'arma efficace per risolvere incomprensioni con risvolti potenzialmente molto gravi nei liberi commerci.
Tutto nasce da una lettera indirizzata ad un cliente, che, anziché ricevere il materiale di cancelleria ordinato, riceve una guepière di seta, della palline cinesi ed un invito per un aperitivo in un lounge bar molto affollato.
Federica, solerte impiegata del fornitore di cancelleria, si trova a dover fronteggiare la situazione, dando fondo a tutte le proprie capacità persuasive.
La crisi non consente errori.

(tratto da una vera corrispondenza: il che non vuol dire che si tratti di una fantasia realizzata, né consente di capire chi siano i protagonisti)


Screenshot (forse) originale di Giunone mentre rilegge questo post...


Corrispondenza.

Le scuse di Federica: blando tentativo di cambiare le carte in tavola

Egregio Cliente,
come vede, il pacco che Le ho inviato non conteneva il solito materiale da Lei richiesto.
In periodi di crisi e forte concorrenza, io e i miei colleghi crediamo si debba dare un valore aggiunto al cliente, e così ho pensato di mandarLe questo piccolo omaggio.
Le ho mandato le cose che più mi rappresentano: adoro bere l'aperitivo con amici o clienti in luoghi charmant, ridere e divertirmi.
La guêpiere rappresenta un'altra mia grande passione, l'intimo sexy, semi trasparente... deve sapere che non esco mai senza i miei completini di pizzo, sotto cui si (intra)vedono le mie forme..
E le palline ben wa... beh, un'idea su come usarle io le avrei... chissà se è lo stesso che pensa lei?
Cordiali saluti e a presto

Federica 









Ma il cliente non cede: e rilancia

Cara signorina Federica,
ho ricevuto la Sua comunicazione circa il grave errore di consegna.
Prima di entrare nel merito, non posso esimermi dal rappresentarLe la gravità del danno arrecatoci: infatti, la mancata consegna del materiale di cancelleria non ci ha permesso di collazionare in tempo utile i documenti per una importante gara d'appalto, cui la nostra azienda teneva tantissimo e per la quale il mio team aveva lavorato duramente in questi mesi.
Visto il danno che ci avete causato, e visto le conseguenze legali cui potreste andare incontro, capisco che il Suo capo - evidentemente poco adatto a gestire problemi: men che mai a risolverli... - La abbia indotta a raccontarmi questa storiella del "sexy valore aggiunto".
La fortuna della Sua azienda, però, non è legata alle Sue parole: bensì al fatto che - scoperta di pochi minuti fa - i termini per la presentazione delle offerte sono stati (miracolosamente...?) prorogati.
Questo mi da la serenità quindi di risponderLe nel merito.
Alla luce della fortuita concatenazione di eventi, ho letto nella Sua missiva l'irresistibile "musica del caso"...
Ieri sera, troppo stressato poiché convinto che la gara era irrimediabilmente perduta, ho strapazzato il mio team, ed in particolare Simona, la mia assistente (di norma molto dolce ed ubbidiente...): è lei che tiene i contatti con i venditori della Sua azienda.
A fine giornata di lavoro, l'ho trovata ancora in lacrime, sulla sua scrivania, con la faccia tra le braccia appoggiate al tavolo, ed i singhiozzi che risuonavano nell'ufficio oramai vuoto.
Visto che le mie parole di conforto non sortivano alcun effetto, e che sembrava inerte, senza alcuna reazione, l'ho spogliata e, tra le lacrime, sopra la sua biancheria intima, le ho fatto indossare la mise sexy che era nel pacco. Ha finalmente sorriso quando si è rivista specchiata nella finestra, le ho detto che non bisogna piangere perché "Dio conta le lacrime delle donne", le ho leccato ogni lacrima dal volto, dal collo, dalle palpebre, finché i suoi occhi non hanno smesso di piangere, e finché le uniche lacrime che sgorgavano dal suo corpo scorrevano lungo le cosce, inzuppando gli slip che indossava, e forse un pò anche la Sua biancheria sexy. Lacrima dolce scaccia lacrima salata.
Stamattina ho raccontato tutto al mio capo (che non piange mai, ma ride spesso), nella speranza che ciò placasse il pessimo clima in ufficio prima della notizia della proroga; quando abbiamo saputo che non tutto era perduto, c'è stata un'euforia complessiva, ci siamo abbracciati come una squadra di rugby. Poi, il capo si è abbassato il perizoma, e mi ha detto: "fai finta che sia Federica, mettimi le palline". Credo siano ancora lì, e credo ci siano ancora dolci effluvi di dolci lacrimi che si spandono nell'aria e colano sulla sua poltrona.

Credo che avremo modo di negoziare un contratto per la fornitura di cancelleria un pò più rigoroso.
La rinnovo i sensi della mia gratitudine
Suo affezionato (-nando?) cliente


p.s.: quanto all'aperitivo, la mia assistente stamattina ha convinto il concierge dell'Atahotel a cambiarlo con un bonus in un'altra città, quindi ora potremo prendere il nostro aperitivo all'Atahotel a Capotaormina, a Taormina: ovviamente, pur di farmi contento, non credo abbia esitato a mostrarsi in guepiere. Dimmi giorno e ora.


Federica è contenta: il tono è informale, colloquiale

Felice che il problema si sia risolto, e che il mio regalo abbia donato spunti interessanti in ufficio..

Per l'aperitivo, lunedì dopo il lavoro?
Federica

Anche il cliente allenta la tensione....

Cara signorina Federica,
definirli "spunti interessanti" mi sembra riduttivo...
a lunedì dopo il lavoro, allora (fra non molto, quindi...)
Il Cliente

post scriptum: se Taormina non Ti viene una location comoda, ci sentiamo, ci raccordiamo... 

dimmi Tu (so essere anche molto più invadente, quindi mi fermo...)

Federica passa alla chat

Taormina va benissimo, nn ci sono mai stata..

Cosa dovrò indossare perché il cliente sia soddisfatto?

Il Cliente ritorna a toni più formali: perché?

Cara signorina Federica,
presumo che l'incontro, pur svolgendosi dopo l'orario di lavoro, rientri tra i Suoi compiti aziendali.
Pertanto, andrà benissimo il tailleur che la costringe ad indossare il Suo capo.
Per l'intimo andrà bene una replica di quanto contenuto erroneamente nel pacco: e non mi riferisco solo all'abbigliamento....
Non dimentichi un costume (sono certo che non dovrò darLe alcuna indicazione su quale costume possa essere adatto alla serata: se ha dei dubbi, dia un'occhiata alla piscina...)
La attendo a bordo piscina, mi riconoscerà: ho un fiocco di neve tatuato sulla mano destra.
(mi raccomando, no shoes)

a più tardi

p.s.: non so quanto Le nostre conversazioni siano stimolanti per i Suoi neuroni: mi piacerebbe che lo fossero (o che lo diventassero...) al punto tale da indossare le palline cinesi pochi minuti prima di vederci. E di scoprire che indossarle Le viene facile, scivoloso...


p.p.s.: di Taormina e dei panorami che vi si godono, Goethe scrisse “Mai il pubblico di un teatro ha avuto innanzi a sé uno spettacolo simile”. Come hai fatto a non trovarTici mai sino ad ora?


Federica si è davvero convinta?

Sono spunti molto stimolanti, ed io mi impegno sempre a fondo nel mio lavoro..

Io arriverò in piscina con un costume a triangolo bianco coi laccetti sui fianchi... e le ben wa dentro di me...

Ancora Federica, e stavolta per sms: ma che succede?

Sparito? Non trovo nessuno...

Epilogo.

Il cliente s'incazza... oppure no? Intanto scrive a mezzo raccomandata A.R.


Lei, piuttosto, signorina Federica  non ha consentito all'acqua della placida piscina di riflettere le Sue forme, alla luna di illuminare le Sue grazie.
Non presentarsi all'appuntamento dello scorso 3 ottobre mi ha causato un profondo turbamento.
Sono rimasto a bordo piscina, aspettando che Lei arrivasse, aspettando di potere sniffare la Sua pelle, di poter accarezzare i Suoi fianchi, di vedere le goccioline dell'acqua della piscina asciugarsi sotto le mie carezze, diventare piccoli cristalli di sale (eh si, la piscina è con l'acqua di mare...), cristalli la leccare uno ad uno, sino a restituire ad ogni angolo della Sua pelle il naturale sapore.

Purtroppo questi miei desideri sono rimasti a livello onirico, alimentando la mia bramosia verso il Tuo corpo, facendomi fremere all'idea di sfilare le palline tra le Tue gambe, che ero certo di trovare immerse in altra piccola piscina.
La ridda di sentimenti che la Tua assenza - senza motivo, senza preavviso - ha suscitato dentro di me si è trasformata a poco a poco in furiosa eccitazione.
Pensa, sono stato costretto a chiamare la mia assistente Simona (sempre dolce ed ubbidente...).
Le ho detto: "fammi rilassare ma allo stesso tempo fammi ardere: comincia a leccare il mio tatuaggio, ecco così, brava: passa la punta della lingua su ogni asta del fiocco di neve, fa che la Tua lingua sia bollente, fa che sciolga la neve, segui le forme meraviglioso del cristallo..."

Il resto Te lo farai raccontare da Simona, non appena Ti riordina il materiale di cancelleria.

giovedì 13 giugno 2013

"The Art of Poetry" - Prima o poi l'amore arriva...

Può l'arte contribuire ad aumentare la consapevolezza di ciascun individuo?
Domanda retorica, la risposta, cari sudditi della room di cam4, è SI.

L'arte non può sopperire alla volontà di ciascuno di accrescere la propria consapevolezza, ma - talora, spesso - può offrirti uno spunto per riflettere, per approfondire. Ti può aiutare a cogliere elementi sfuggiti ad una prima analisi, Ti può consentire di vedere dentro ed oltre: le cose, il mondo che ti circonda, te stesso.

In questo Impero tale funzione riconosciamo alla poesia, alla parole che nelle poesie si saldano: quella di essere un bisturi per entrare dentro l'essenza dell'esistenza. Un bisturi: da imparare ad usare, da maneggiare con cura.

Siccome non possiamo sempre scrivere di sesso, tette e masturbazione (argomenti nobilissimi) ma dobbiamo allargare i nostri orizzonti culturali: quindi, facciamo uno sforzo e parliamo - senza le derive alla Maria De Filippi da "Uomini & donne" - del sentimento che ci hanno detto (ci hanno illuso?) essere il più sublime: l'AMORE.

Ed all'Amore dedicheremo una serie di poesie, nella speranza che servano a qualcosa, che siano mattoncini di consapevolezza per la vostra esistenza: con la consolazione preventiva che se non dovessero risvegliare nessuno dei vostri neuroni, almeno non avremo disboscato mezza amazzonia per stampare pagine senza efficacia.

Volendo parlare d'Amore, comincio con il condividervi una poesia di Stefano Benni: che è un inno all'assurdo ottimismo.

Buona lettura
Giunone,
imperatrice illuminata e dispensatrice di poesie




***** PRIMA O POI L'AMORE ARRIVA *****

A un passaggio a livello 
lontano dal mondo 
un giorno d'agosto assolato 
un capostazione annoiato 
vide a un finestrino 
di un accelerato 
una signora bruna 
e più non lavorò passava 
a guardare la luna 
e i treni si scontravano 
ma lui non li sentiva 
prima o poi l'amore arriva 

C'era un bancario 
così serio, così serio 
che non rideva mai fuori orario 
ma un giorno allo sportello 
arrivò un giovanotto 
indubbiamente bello 
aveva un assegno da un milione 
della Banca Popolare 
e disse sorridendo 
"me lo puoi cambiare?" 
e lui cambiò l'assegno e la sua vita intera 
quella stessa sera 
rubò la cassa e scappò via 
via con lui a Bahia 
e la gente parlava 
ma chi la sentiva 
e ballavano insieme 
una samba giuliva
prima o poi l'amore arriva 


C'era un politico 
ladro e indifferente 
non voleva bene a niente 
neanche agli amici democristiani 
neanche ai bambini 
neanche a Fanfani 
solo un pochino 
lui si eccitava 
se Nuccio Fava lo intervistava 
ma a una seduta 
molto affollata 
vide una splendida deputata 
le disse "amore 
dimmi di sì" 
e lei "non posso 
son del Pci" 
e perse la testa 
e come un ossesso 
urlava "amore non è
un problema
c'è il compromesso" 
e Fanfani strillava 
ma nessuno sentiva 
e nel transatlantico 
un sussurro saliva 
e Andreotti dichiarò 
alla stampa sportiva: 
prima o poi l'amore arriva 

C'era un bagnino 
che non sapeva nuotare 
ma era raccomandato 
da uno zio piessì deputato 
stava lì sulla spiaggia 
di Gabicce Mare 
a pensare, a pensare 
perchè neanche la rana 
riusciva a imparare 
ma una bella tedesca 
dai capelli biondi 
urlò "aiuto annego 
entro trenta secondi" 
e lui come un cefalo 
si tuffò nel mare 
perchè in amore bisogna 
saper galleggiare 
la riportò a riva 
e lei aprì gli occhi 
e disse "mio eroe, 
mio tritone, son viva" 
e la spiaggia in coro: 
prima o poi l'amore arriva 



E c'era un barbone 
senza abitazione 
aveva solo la televisione 
mangiava le ghiande 
come i maiali 
però teneva novanta canali 
ma una notte d'inverno 
che nevicava 
e Corrado in pelliccia 
da Gstaad presentava 
sentì che di freddo 
e di stenti e di affanni 
era ormai arrivato 
alla fine dei programmi 
ed ecco la vide 
rosa e felice 
e sorridente, l'annunciatrice 
che gli annunciava 
"i nostri programmi riprendon domani" 
e urlò "sì, domani 
mia splendida diva" 
e il freddo e la fame 
già più non sentiva 
abbiamo trasmesso:
prima o poi l'amore arriva

C'era un supergenerale
di superpolizia 
arrestava e sparava
per difendere, diceva,
la democrazia
se l'era rinchiusa
e portata via
ma un giorno in un blitz
in un covo sul mare
catturò una giovane
extraparlamentare
e personalmente
la volle interrogare
e alla fine lo videro
che piangeva
lei non lo voleva
e lui le diceva
"ma non senti il fascino
della divisa?"
"La divisa è un bijou"
lei rispondeva
"ma quello che fa schifo
è che ci sei dentro tu"
e lui fece tanti blitz
ma non era più lui
e non si divertiva
e ai suoi carabinieri
gridava "At-tenti
vigilare, in riga
sparategli a vista
è un'erba cattiva"
prima o poi l'amore arriva

E c'era un uomo
che voleva esser morto
perché nella vita
tutto gli era andato storto
scornacchiato, disoccupato
mangiò sei buste di talco borato
un chilo di Vim
duemila Rim
trecento fette di sottilette
e arrivò l'ambulanza
che già delirava
e già per spacciato
l'avevano dato 
ed ecco la vide
e di colpo sentì
un brivido dentro
e all'istante guarì
com'era carina, la crocerossina
che con un sorriso
diceva "riposi è ben fortunato
si è proprio salvato
stanotte ritorno
a provarle la febbre
che l'è tutto rosso
mi tolga la prego le mani di dosso"
ma quello già tutto
bruciar si sentiva
non era il febbrone
era proprio passione
e tutto il reparto
di urli riempiva
"dottore dottore
prima o poi l'amore arriva"



C'erano dei maniaci
luridi e laidi
che si eccitavano
guardando Heidi
e un giorno in un parco
dove facevano i porci
videro due gemelle
così belle, così belle
che in tre minuti finirono
le caramelle
e dissero basta
con le perversioni
si sposarono in chiesa
e per testimoni
i quattro bruti bruti di più
vestiti in cravatta
e impermeabile blu
e il prete diceva
"beato chi lascia
la vita lasciva
prima o poi l'amore arriva


E C'ERANO UOMINI CON UN LAVORO SICURO

E DONNE CON LE CASE ORDINATE
E UNA PIAZZA DOVE LE SERE D'ESTATE
CI SI SDRAIAVA INSIEME AD ASPETTARE
UN'ATTESA UN QUALCOSA UN ALTRO ASPETTARE
E TUTTE LE NOTTI
UN FANTASMA APPARIVA
E IN TUTTA LA PIAZZA TUONAR SI SENTIVA
"O VOI CHE CREDETE CHE INDIFFERENTI
E RASSEGNATI INVECCHIERETE,CONTENTI
CHE NON C'è UNA BOCCA CHE VI PUO' FERIRE
O UNA FOTO SUL MURO CHE NON VI FA DORMIRE
NON C'E' NIENTE DA FARE
NON SI PUO' SCAPPARE! GUARDATE
E' DIETRO! VI GUARDA GOLOSO
CHISSA' DA QUANTO LUI VI SEGUIVA
VI PRENDERA'! NON C'è SCAMPO!
VI HA PRESO! EVVIVA! EVVIVA!

PRIMA O POI L'AMORE ARRIVA"


Le vite parallele - Online su cam4!

Cari sudditi del mio meraviglioso e sensuale Impero,
da oggi comincia un altro filone narrativo di questo giunonico blog!

Mi sembra giusto, soprattutto per i tanti che si uniscono per la prima volta, raccontare la vita di chi in questo impero ci abita, ci vive, ci lavora, ci spara cazzate.

Se è vero che non esiste impero senza sudditi, allora è giusto raccontare la vita di chi, in questo impero, è elemento fondante. Si tratta di elementi straordinari, nel senso letterale del termine: cioé fuori dall'ordinario. Ed in parecchi casi anche un pò fuori di testa.

Per ora accontentavi di una brevissima, telegrafica presentazione dei sudditi a me più cari: ed a breve cominceremo a raccontarne le vite, e magari lo faremo raccontandole a due a due in parallelo. Plutarco si, ed Io no...???!

"Noi non scriviamo storie, ma biografie, nè nelle imprese più famose è insita in assoluto una chiara manifestazione di virtù o di vizio, ma spesso un breve fatto o una frase o un semplice scherzo offrono una dimostrazione del carattere molto più che battaglie con migliaia di morti e grandissimi spiegamenti di forze e assedi di città"
(Vite parallele, Plutarco)

Odalisca sfattatipica donna fuoriclasse della paranoia sentimentale adora agonizzare nell'amore come una farfalla caduta nel vinsanto. Esempio da manuale di sindrome border-line

Slump: soggetto afflitto da varie sindromi, e da ultimo attirato dal mondo del volo, forse desiderio inespresso di far parte dei top gun o forse trasformazione da picaciu a entità indefinita

Wondino: ha omaggiato la taglia del mio reggiseno con l'ultimo degli innumerevoli cambi di nick (eightWonder). Lo adoro come si adorano le bambole di porcellana da lontano nn giocandoci e osservandole con uno sgruardo di improfanata estasi

Milkone: una faina pungente come un calabrone

Night: ovvero l'arte piacevolmente imperfetta della moderazione della mia cam. conosce i miei confini e per questo ha preso residenza sul mio indice che assaggio sempre volentieri

Polpetto: il sardo piu dolce che io abbia mai incontrato

Sex: il vero inguaribile amante del lardo di colonnata

Vin: corrispondenza a prima vista, già predecessore di night

Blood: il mio sociopatico preferito l'unico. Si definisce inquietante: ah caro blood sapessi come è inquietante la noia che esprimono alcuni personaggi ripetitivi ...meglio uno sociopatico oggi che un noioso nel letto domani (figuriamoci fuori e per di più per tutta la vita)

M: l'unico amante che si vergogna di essere uno dei favoriti dell'Imperatrice..attento a birbone ........

Bab: più barbaro di Attila flagello di Dio (ma in fondo un buon barbaro con dotazione barbarica pure)

Pumone: è il mio polpaccio erotico di cam4 ...se stringe il polpaccio mi emoziono

Caino: il mio veneratore per eccellenza; nonostante la coscienza sporca (e non solo per aver ucciso Abele) gode del temporaneo e revocabile privilegio del ruolo di amante n. 1(attualmente revocato veramente)

Torcione: l'unico irlandese trasferitosi a Viareggio e ritrasferitosi in Irlanda

Saruccia: libertina e caciarona dolce e stronza a livelli altissimi

Visaaaaaaa: prossima socia dell'Imperatrice Giunone in una realizzanda pompinoteca e una donna di una positività infinita

Scanka:......co sta weeeeeeeddddd bastaaaa...te fa male po me cresci storto....

Papag: se Julio Iglesias lasciava una valigia sul letto, lui ha dimenticato il cappello...


Ama: beh cosa dire di ama..il nick dice tutto....ma ci riserviamo per vari e eventuali futuri, quindi attentooooooo

Fottorutto: l'unico viterbese che assomiglia a Raoul Bova(... e t'ho voluto bene fotto) ma il resto è una comica ....non me ne abbia Raoul se un giorno leggesse il blog..le vie del Signore sono infinite

Greeb: ti conquista a suon di rullo di batteria ma poi fugge...soprannominato grebbone .....unico difetto se guarda i simpson non vede manco le donne....brutta cosa bruttissima cosa

Bambascia/doris/non si sa quali saranno i prossimi nickname (vi terrò aggiornati): la ragazza più sconclusionata di cam4 ma anche la più dolce e sensibile ribattezzata "occhioni".




Ve li ho elencati in ordine sparso, casuale, così come sono spuntati tra i miei pensieri. E una lista che amplierò (o ridurrò... attento, suddito distratto! l'accetta imperiale è sempre pronta!) man mano che la vita nell'Impero scorrerà tra accadimenti e vuoti.

In questa lista non troverete mai quanti invece hanno deciso di vivere ai margini dell'impero, macchiandosi di reati di idiozia allo stato puro o, peggio, non accettando gli inviti che, per solo spirito magnanimo, talvolta elargisco. Per questi pseudo-sudditi (purtroppo in un impero libertario al massimo gli idioti li si può bannare: ma poi rispuntano...) non c'è posto nei miei racconti: però li potrete presto trovare sulla "bacheca del quaquaraquà". 

:-)

Giunone,
imperatrice libertaria orgogliosa di chi ha deciso di vivere l'Impero, nella consapevolezza che "Una libertà imposta è peggio della schiavitù"

martedì 11 giugno 2013

Un trilione di fantasie erotiche (1 di tantissimi...) - Sbirciata e bagnata


Let's start!

(queste parole che sto per regalarvi sono una a caso della fantasie sessuali del mio impero su cam4: non è detto che sia una semplice fantasia, potrebbe essere un ricordo; e non è detto che mi riguardi, che io sia la protagonista, o semplicemente che l'abbia ideata io. Ma è e resta una dei trilioni delle MIE fantasie...)
Io, immersa in acqua...

Sbirciata

E' un lavoro fantastico, collaudare centri benessere. Arrivi quando tutto è pronto ma ancora non è aperto al pubblico: ti senti padrona di ogni stanza, di ogni strumento, senza averne sostenuto alcun onere.
Oggi devo collaudare un centro benessere a G......o: ho salutato i tecnici dicendo che avrei fatto da sola. Ho seguito io tutte le fasi di costruzione e montaggio, non c'è nulla che possa impensierirmi.
L'ultimo dei tecnici non ha ancora lasciato i locali, che già sto slacciando il reggiseno.
Non sono naturista: ma alla sensazione di leggera euforia che mi da la mia vena esibizionista, c'è la sensazione di libertà assoluta che ricavo dallo stare nuda in giro per casa. O per qualunque altro ambiente chiuso dove io sia sola.
Comincia il mio "collaudo": avvio sauna e bagno turco per portarle a temperatura, ci vorrà un pò.
Comincio a provare la doccia emozionale, non mi ci metto sotto: non posso impedire ad alcuni spruzzi d'acqua di giungere sui miei seni.
Decido di togliere anche gli slip (magari mi sforzerò di dimenticarli in giro: chissà domani i gestori che penseranno...): mi rendo conto che la giornata di lavoro mi ha fiaccato, gli slip sono appiccicati ai miei fianchi.
Mi sposto nel locale dedicato a vasche e piscine.

Bagnata

Le vasche sono in funzione da oggi pomeriggio.
La mia preferita è una vasca incassata a filo del pavimento, posizionata in una parte riservata del centro benessere, accanto alla zona massaggi.
La vasca a filo del pavimento
Sono scalza.
I gradini in arenaria mi solleticano leggermente le piante dei piedi, che io trascino stancamente su ciascuno spigolo, come fosse un massaggio meccanico.
Appoggio le natiche nude sull'arenaria, è come quando ci si sedeva sui muretti in campagna con i jeans corti, avverti qualcosa che pizzica. Immergo i piedi nella vasca: l'acqua è calda, ottima per le mie esauste estremità, ma troppo per i miei capezzoli che l'ambiente non riscaldato ha inturgidito.
Non dovrebbe esserci nessuno, ho le chiavi per chiudere: eppure mi sento osservata.
Sento solo i rumori delle vasche idromassaggio, e nient'altro.
Non ho nulla in contrario a mostrarmi, ma stasera sto lavorando: e quando lavoro mi piace restare concentrata... :-)
Chiudo la tenda, spengo le luci, ne lascio solo una che crea una sorta di cono di luce sulla vasca. Sono per metà dentro questo cono.
Mi avvolgo per metà in un corto kimono messo in bella mostra su uno scaffale alle mia destra. Seta. Rosso e nero. Lo lascio sbottonato.
Comincio a giocare con l'erogatore, allento il controllo sui movimenti e gli spruzzi arrivano a terra, addosso a me. Addosso al kimono.
Continuo ad avere la sensazione di essere osservata, e non mi sento paranoica.
Sono goccioline d'acqua, tiepide, quelle che mi arrivano addosso: ma nella mia mente potrebbero essere gocce di panna calda con cui ho giocato con lui martedì pomeriggio, oppure la sborra che mi ha riversato addosso l'altro domenica scorsa.
E' da domenica che non faccio all'amore: anzi, quella era una scopata e niente di più. Da quando non faccio all'amore? 
Sono rannicchiata, la gamba destra al petto, tra i seni: e la sinistra immersa nella vasca.
Avvicino il mio culo a bordo vasca, l'ho riempita, lascio l'erogatore diretto sulla micia, come un massaggio delicato.
Comincio ad esplorare il mio corpo, mi accarezzo le braccia, le lascio scorrere sul petto, le dita si vanno ad intrecciare sulle areole. Stringo. Vorrei chi stringesse di più. Vorrei delle mani che stringessero le mie, che avvolgono i miei capezzoli.
Non è un'impressione.
Un'ombra furtiva si proietta di sfuggita nel cono di luce in cui sono oramai dentro quasi completamente.
Il calore che sento nel basso ventre non è più solo quello dell'acqua tiepida che l'erogatore, virilmente, continua a regalarmi.
Lascio cadere dalle mie spalle il kimono.
L'ombra ha un fremito.

************************************

(questa fantasia sessuale è incompleta: come lo è ogni fantasia... una fantasia sessuale è un accordo di una composizione musicale, va unita ad altre, nel giusto equilibrio timbrico ed armonico. Non esistono fantasie assolute, fantasie autosufficienti, ma solo tessere del grande mosaico del piacere)

lunedì 10 giugno 2013

Un trilione di fantasie erotiche (incipit) - le vere misure PRO spread...

Dopo il Milione di Marco Polo, i Trilioni di Giunone

Nel mio profilo su cam4, alla sezione Sexy questionario, ho dichiarato di avere trilioni di fantasie erotiche. Ho anche detto che la domanda posta (Qual'è la tua fantasia sessuale preferita?) è piuttosto stupida: e lo confermo. Però, "Anche una domanda sbagliata può ottenere una risposta giusta."
E siccome dico sempre la verità, è bene che vi spieghi la faccenda dei trilioni di fantasie.

Un suddito-stalker attento e piuttosto petulante, mi ha fatto notare l'enormità della stima che avrei fatto delle mie fantasie (povero suddito: sapeste come ho punito la sua insolenza...)

Il ragionamento mi è stato prospettato più o meno così.
Un trilione equivale a un milione di bilioni, cioè un milione alla terza.
Un bilione equivale a sua volta a 1.000 miliardi.
Per darvi un'idea, un trilione si scrive così: 1.000.000.000.000.000.000 (si, sono diciotto zeri!).
Volendo considerare i miei ultimi 20 anni di fantasie erotiche, la stima sarebbe di circa 1.500 miliardi di fantasie all'ora. Ogni ora. Un pò troppo anche per me, dice il suddito-stalker...

Considerato sia che sono l'unica Imperatrice che dice sempre la verità ma anche infallibile in quanto divina Giunone (e quindi i trilioni di miei fantasie non sono né una bugia né un errore...), la spiegazione è presto detta: io ho trilioni di fantasie erotiche perché possiedo e dispongo di tutte le fantasie erotiche della popolazione del mio impero su cam4. 

In quanto Imperatrice, ho libero accesso ad ogni vostra fantasia sessuale e sensuale, ne dispongo e posso farla mia: posso realizzarla, riviverla mentalmente, regalarla, modificarla, unirla ad altre fantasie, sdoppiarla, moltiplicarla.
Quindi se suddividiamo i trilioni che possiedo che le migliaia e migliaia di fans che in questi anni hanno voluto unirsi al mio strano impero, i numeri cominciano a tornare.
Inoltre, il possesso di una tale mole di fantasia è allo stesso tempo dinamico ed assoluto: nel senso che possiedo - ho - non solo le fantasie che ricordate, quelle che avete vissuto, quelle che vi tornano in mente al ricordo di ogni amplesso o nell'intimità di ogni masturbazione: ma possiedo anche tutte le fantasie che ancora il vostro cervello deve svelarvi, ogni immagine erotica che prenderà posto tra le vostre sinapsi, ogni suono - odore - esperienza tattile che riuscirete a concepire. Se c'è un'immagine fantastica di piacere, io sono là: è mia.

Sono o non sono la vostra unica Imperatrice? :-)
(energico: tiè! così impari a fare il simpatico con la calcolatrice ed i trilioni... falli ora i conti, e falli col pallottoliere...)


E visto che gli economisti più illuminati ci spiegano, inascoltati, che l'economia che verrà dovrà basarsi sulla vera e genuina condivisione piuttosto che sulla becera speculazione e sulla frenetica competizione, in questo impero si comincia col dare l'esempio. Qui non vogliamo abbassare lo spread: vogliamo che s'alzi... e le fantasie dell'impero saranno la vera misura PRO-spread. 
Che vengano fuori tutte le fantasie sessuali! Che la libertà di piacere prenda il sopravvento! Che ogni fantasia ne contamini almeno altre due: e così in via esponenziale! Che questi effluvi fantastici donino a tutti la voglia e l'opportunità di fare all'amore tutti i giorni, a tutte le ore!

Fantasie con 5 sensi

Le mie fantasie erotiche sono, come si dice tecnicamente, multisensoriali: non elaboro solo le immagini, ma percepisco odori, avverto sensazioni corporee, odo parole e suoni, assaporo fragranze.
Tra una fantasia sessuale con sole immagini ed una fantasia multisensoriale c'è la stessa differenza che corre tra il commodore 64 ed la playstation 3 con gli occhialini 3D. Rendo l'idea?
Avere fantasie multisensoriali per taluni è un dono, per altri è il risultato di un percorso di vita. Nel mio caso è un dono: ma c'ho messo di mio per affinarlo.
I vantaggi di una fantasia multisensoriale rischiano di perdersi nel momento in cui la si vuole condividere: infatti, il modo migliore - più efficace, più scientifico - per condividere una fantasia sessuale di tale spessore è metterla in pratica con il destinatario della condivisione. Solo mettendola in pratica, si può esser certi che il partner riesca a cogliere appieno ogni sfumatura, che ogni senso sia effettivamente coinvolto, e che si fissi indelebilmente nella memoria. Per poter essere poi rinnovata e ricondivisa, in una lunga catena di piacere.

Mi rendo conto che questa modalità di condivisione è impegnativa in termini temporali, anche in termini di risorse: perciò abbiamo imparato ad accontentarci delle parole, a trasferire le nostre fantasie a voce o per iscritto. Certo, è limitativo, ma quando si hanno da gestire trilioni di fantasie sessuali di migliaia di sudditi in un piccolo impero come il mio, tutto sommato è un compromesso accettabile... :-)

Fantasia, realtà, proiezioni: e limiti

Perciò, da oggi questo blog comincerà ad ospitare le fantasie dell'impero: le Mie, le vostre. E non fatevi venire strane idee circa il modo ottimale di condividere le fantasie sessuali multisensoriali: dare carnalità alle fantasie è un privilegio che riservo ai miei amanti (quindi, impegnatevi un pò...).

Qui condivideremo nella forma basic: con parole e, se sarò ispirata, con immagini.

Ma state attenti a non sottovalutarle, le parole: come spiegava il retore Gorgia da Lentini, "La parola è un gran dominatore che con piccolissimo corpo divinissime cose sa compiere; riesce infatti a calmar la paura, a eliminare il dolore, a suscitare la gioia, ad aumentar la pietà." E su questo blog, da oggi, attendo le vostre parole, le vostre fantasie che già mi appartengono.

Giunone,
imperatrice fantasiosa & sessualitica

post scriptum: a beneficio dell'idiota di turno (nessun impero è perfetto...), ricordo che ogni fantasia sessuale non potrà che basarsi sul rispetto tra persone adulte e consenzienti. E tale requisito dovrà chiaramente emergere nei testi che giungeranno all'attenzione delle mie divine pupille, chiaro?!

sabato 8 giugno 2013

Licenza attorno alle grandissime tette (Giunone vista e letta da/ attraverso Cyranò de Bergerac)

E’ (dovrebbe...) essere chiaro a tutti che ho delle grandissime tette, ottava misura coppa H. E che sono naturali (vedi la domanda più bischera n. 2...)
Questa foto vi rinfresca la memoria o schiarisce le idee, a seconda dei casi:


Ho sempre pensato che una zona erogena particolarmente evidente, se apprezzata, dovrebbe ispirare nel partner - nonché negli aspiranti partner, negli ammiratori, nei sudditi di questo strano Impero su cam4 ed anche negli stalker - fantasie particolarmente lussuriose, che dovrebbero a loro volta generare suadenti complimenti indirizzati anche soltanto (sic!) alla zona erogena in questione (e comunque fare il salto di qualità e indirizzare complimenti all’intero partner anziché alla sola zona erogena non è certo un’abitudine disdicevole: ma su questo passaggio, specie per i maschietti, non ce ne usciremo semplicemente con un post....).

Quindi, cominciare a rivolgersi alla zona erogena di propria interesse (le mie tette, in questo caso), nei modi appropriati va inteso non solo come una forma di rispetto dovuta all’Imperatrice di questa room, ma anche come un personale esercizio per imparare a esprimersi al meglio.

Ora, questa volta cambiamo metodo didattico: dirvi come omaggiare le tette di una donna, grandi o piccole che siano, è ciò che dovreste imparare. E dico che c’è da imparare perché la stragrande maggioranza di chi si approccia alla mia room, esordisce con affermazioni del tipo: “wow che tette” “wow che tettone” “tettona” “che tette fantastiche” “minchia che tette” “ma quanto sono grandi le tue tette”. Poi ci si sposta ai capezzoli: “che capezzoli grandi che hai” “che capezzoloni” “che gran capezzoli”. Per arrivare infine alla fatidica domanda bischera n. 2: “ma sono naturali?”.


Ed ho volutamente saltato la parte che definisco “non sai che te farebbi”: “come te le bacerei” “come te le leccherei” “come te le morderei” eccetera.


Riportare tutte queste locuzioni assieme, comincia a darvi un’idea di quanto ci si possa migliorare. Per molti osservatori i commenti che ho qui riportato andrebbero classificati come insulti, non come stentati o rozzi complimenti...

Fare complimenti è un esercizio interiore: bisogna cioè trovare il modo di esprimere ciò che si sente davvero. Se non senti nulla, o se al massimo senti la bava che dalla bocca si riversa sulla tua mano (per quanto alle volte possa esserti utile), dubito tu possa porgere complimenti sinceri ed apprezzabili a chiunque, ed a prescindere dalle dimensioni delle tette. Prima ci si educa a comprendere le proprie sensazioni, le proprie pulsioni, i propri desideri e quando si hanno le idee chiare si prova e si riprova finché non si trovano parole adatte per esprimere la sfera delle proprie emozioni carnali al partner. Quando nulla si sente, si ricade in stereotipi triti e ritriti, come quelli che vi ho riportato: ma si può fare anche di peggio, attingendo ai messaggi dei baci perugina o ai bigliettini dei biscotti della fortuna.


Come fare dunque a porgere complimenti che siano apprezzati? Concentrarsi sui propri sensi, coglierne il vibrare e dirlo all'altra/ all'altro nel modo più aderente alla realtà, mettendo da parte, per quanto possiate riuscirvi, ogni retaggio sociale. That’s all...


Ma torniamo alla mie tette, anzi alle mie grandissime tette. Visto che non mi va di fare un elenco dei complimenti che a loro piacerebbe ricevere (un giorno parleremo anche di quelli che dovreste porgere alla Vostra Imperatrice...), invito tutti a spremere le proprie meningi ed a mettere a frutto le riflessioni che spero questo post inneschi nel vostro cervello (e non solo nel vostro pisello....).


E se proprio non vi vengono complimenti in linea con i vostri sentimenti, vi regalo un esercizio, anzi, come si sarebbe detto nel 1600, una “licenza” nel modo in cui me l’avrebbe dedicata con il suo incomparabile genio Cyranò de Bergerac. A voi:


SUDDITO: Imperatrice, le Vostre Giunoniche TETTE sono alquanto grosse!
GIUNONE: Tutto qui?
SUDDITO: Ecco...
GIUNONE: E questo tutto ciò che sapete dirmi? Vi ritrovate davanti le tette più grandi e burrose che abbiate mai potuto sognare e sapete dirmi soltanto che sono “alquanto grosse”??? Che insolenza! Cyranò! Pensateci voi!
CYRANO’: Certo, o mia Imperatrice!
SUDDITO: Mah....
CYRANO’: Eh, no! E' un po' poco, ragazzo mio! Ce n'erano di cose da dire sulle grandissime tette di Giunone - diamine! - e di toni da sfoggiare! Per esempio, vediamo:
Aggressivo: "Io, imperatrice, se avessi delle tette simili, me le farei tagliare per poter altre tre donne accontentare!".
Amichevole: "Ecco una soluzione per chi non sapesse dove mettere le mani!".
Descrittivo: "Questo seno è una montagna, un picco, un promontorio! Anzi due...! Ma che dico, un promontorio? E una catena montuosa!".
Curioso: "A che vi serve questo affare smisurato? Da scrittoio, mia signora, o da scatola da lavoro?".
Grazioso (ed animalista): "Amate a tal punto i gatti che paternamente voleste preoccuparvi di offrire un rifugio alle loro cucciolate di micetti?".
Grazioso (con una zaffata di doppisensi...): "Amate a tal punto gli uccelli che paternamente voleste preoccuparvi di offrire un nido alle loro zampette?".
Truculento: "Ditemi, imperatrice, quando respirate, le tette non comprimono tutta l’aria? E i vicini non gridano al terremoto ad ogni sospiro?".
Previdente: "Fate attenzione, con tutto questo peso voi potreste cadere faccia per terra!".
Tenero: "Metteteci sopra un parasole che gli preservi quel suo bel colore!".
Pedante: "Pare che l'animale che Aristotele chiama ippocampelefantocammello pesasse quanto le vostre tette!".
Cavalleresco: "Cos'è questo divano, una nuova moda? Comodo per sdraiarcisi a riposare!".
Enfatico: "Che tette! Nessun vento può fargli venire il raffreddore ad eccezione del maestrale!".
Drammatico: "Quando dovesse starnutire, si solleverebbe uno tsunami!".
Ammirato: "Che splendida insegna per un profumiere!".
Lirico: "Il solco dei vostri seni: una conca. Potreste farci il bagno!".
Semplice: "Quando si può visitare il monumento?".
Rispettoso: "Certo che voi ne possedete di beni al sole!".
Ruspante: "E che sono tette queste? Andiamo! O è una coppia di meloni giganti o due porcellini nani!".
Militare: "Sull’attenti! Tenete le posizioni in cima alle due colline!".
Politico: “Dite Imperatrice, avete intenzione di riunificare la germania est con la germania ovest?”
Pratico: "Giocatevelo al lotto. Sono due belle puntate!".
Oppure, facendo il verso alla tragedia greca, piangendo: "Ecco i capezzoli che hanno distrutto l'armonia di questo seno! Guardateli, i traditori! Ne arrossiscono di vergogna!".
Ecco quante cose, mio caro, avresti potuto dire delle tette di Giunone se solo avessi un briciolo di cultura o di spirito. Ma di spirito, tristissimo individuo, tu non ne possiedi un atomo. Quanto alla cultura, poi non ne hai abbastanza da mettere insieme più di sette lettere quelle che formano la parola c-r-e-t-i-n-o! Ed adesso in guardia! Perché giunto al fine della licenza IO TOCCO!!!
SUDDITO: emh... Vedremo.

CYRANO’: Eh, no! Vedrete!


Allora, cari ammiratori della Vostra Imperatrice Giunone e delle Sue Divine Tette, sapreste fare meglio di Cyranò?
(Attenti, magari è meglio che guardiate il suo duello...)
:-)
Buon commento!
Giunone



*************************** POST SCRIPTUM ***************************
Cyranò de Bergerac è l’essemplum di un Uomo Libero (le maiuscole non sono casuali...) nonché il miglior spadaccino di Parigi, tanto libero quanto orrendo nell'aspetto, tanto orrendo quanto geniale nello scrivere e nel comporre versi.
(E’ un anarchico, direbbe qualcuno che c’ha la fissa..)
La sua è una storia di grandi amori e di menzogne altrettanto grandi, e si sviluppa sino al punto tale in cui l’evento tragico della guerra costringerà la verità ad emergere (“c’è sempre un momento per la verità ed alla verità basta un momento..”). Ed è una storia con un due finali, uno più tragico ed epico dell’altro. Ne potrebbe bastare uno finale, ed invece no: due finali. Per chi non si accontenta.

E se qualcuno volesse sapere e capire perché la seduzione non è stata nella storia dell’umanità solo un fatto fisico, e che le migliori seduzioni sono quelle che avvolgono due cervelli, magari si può sorbire il racconto che di questa storia fa Alessandro Baricco (filmati vecchi, se qualcuno ritrova la trasmissione in versione migliore, me la segnali):


   


Sono 4 video per un totale di 33 minuti e 26 secondi ben spesi: per alcuni, ahimé, potrebbero essere i 33 minuti sinora meglio spesi per capire la vita, l’amore e la morte.
Meditate, voi che l’Impero abitate....