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venerdì 14 giugno 2013

Un trilione di fantasie erotiche (2 di tantissimi...) - Corrispondenza commerciale

Antefatto. Tempi di crisi.

Si discetta di come la corrispondenza commerciale in tempi di crisi sia ancora un'arma efficace per risolvere incomprensioni con risvolti potenzialmente molto gravi nei liberi commerci.
Tutto nasce da una lettera indirizzata ad un cliente, che, anziché ricevere il materiale di cancelleria ordinato, riceve una guepière di seta, della palline cinesi ed un invito per un aperitivo in un lounge bar molto affollato.
Federica, solerte impiegata del fornitore di cancelleria, si trova a dover fronteggiare la situazione, dando fondo a tutte le proprie capacità persuasive.
La crisi non consente errori.

(tratto da una vera corrispondenza: il che non vuol dire che si tratti di una fantasia realizzata, né consente di capire chi siano i protagonisti)


Screenshot (forse) originale di Giunone mentre rilegge questo post...


Corrispondenza.

Le scuse di Federica: blando tentativo di cambiare le carte in tavola

Egregio Cliente,
come vede, il pacco che Le ho inviato non conteneva il solito materiale da Lei richiesto.
In periodi di crisi e forte concorrenza, io e i miei colleghi crediamo si debba dare un valore aggiunto al cliente, e così ho pensato di mandarLe questo piccolo omaggio.
Le ho mandato le cose che più mi rappresentano: adoro bere l'aperitivo con amici o clienti in luoghi charmant, ridere e divertirmi.
La guêpiere rappresenta un'altra mia grande passione, l'intimo sexy, semi trasparente... deve sapere che non esco mai senza i miei completini di pizzo, sotto cui si (intra)vedono le mie forme..
E le palline ben wa... beh, un'idea su come usarle io le avrei... chissà se è lo stesso che pensa lei?
Cordiali saluti e a presto

Federica 









Ma il cliente non cede: e rilancia

Cara signorina Federica,
ho ricevuto la Sua comunicazione circa il grave errore di consegna.
Prima di entrare nel merito, non posso esimermi dal rappresentarLe la gravità del danno arrecatoci: infatti, la mancata consegna del materiale di cancelleria non ci ha permesso di collazionare in tempo utile i documenti per una importante gara d'appalto, cui la nostra azienda teneva tantissimo e per la quale il mio team aveva lavorato duramente in questi mesi.
Visto il danno che ci avete causato, e visto le conseguenze legali cui potreste andare incontro, capisco che il Suo capo - evidentemente poco adatto a gestire problemi: men che mai a risolverli... - La abbia indotta a raccontarmi questa storiella del "sexy valore aggiunto".
La fortuna della Sua azienda, però, non è legata alle Sue parole: bensì al fatto che - scoperta di pochi minuti fa - i termini per la presentazione delle offerte sono stati (miracolosamente...?) prorogati.
Questo mi da la serenità quindi di risponderLe nel merito.
Alla luce della fortuita concatenazione di eventi, ho letto nella Sua missiva l'irresistibile "musica del caso"...
Ieri sera, troppo stressato poiché convinto che la gara era irrimediabilmente perduta, ho strapazzato il mio team, ed in particolare Simona, la mia assistente (di norma molto dolce ed ubbidiente...): è lei che tiene i contatti con i venditori della Sua azienda.
A fine giornata di lavoro, l'ho trovata ancora in lacrime, sulla sua scrivania, con la faccia tra le braccia appoggiate al tavolo, ed i singhiozzi che risuonavano nell'ufficio oramai vuoto.
Visto che le mie parole di conforto non sortivano alcun effetto, e che sembrava inerte, senza alcuna reazione, l'ho spogliata e, tra le lacrime, sopra la sua biancheria intima, le ho fatto indossare la mise sexy che era nel pacco. Ha finalmente sorriso quando si è rivista specchiata nella finestra, le ho detto che non bisogna piangere perché "Dio conta le lacrime delle donne", le ho leccato ogni lacrima dal volto, dal collo, dalle palpebre, finché i suoi occhi non hanno smesso di piangere, e finché le uniche lacrime che sgorgavano dal suo corpo scorrevano lungo le cosce, inzuppando gli slip che indossava, e forse un pò anche la Sua biancheria sexy. Lacrima dolce scaccia lacrima salata.
Stamattina ho raccontato tutto al mio capo (che non piange mai, ma ride spesso), nella speranza che ciò placasse il pessimo clima in ufficio prima della notizia della proroga; quando abbiamo saputo che non tutto era perduto, c'è stata un'euforia complessiva, ci siamo abbracciati come una squadra di rugby. Poi, il capo si è abbassato il perizoma, e mi ha detto: "fai finta che sia Federica, mettimi le palline". Credo siano ancora lì, e credo ci siano ancora dolci effluvi di dolci lacrimi che si spandono nell'aria e colano sulla sua poltrona.

Credo che avremo modo di negoziare un contratto per la fornitura di cancelleria un pò più rigoroso.
La rinnovo i sensi della mia gratitudine
Suo affezionato (-nando?) cliente


p.s.: quanto all'aperitivo, la mia assistente stamattina ha convinto il concierge dell'Atahotel a cambiarlo con un bonus in un'altra città, quindi ora potremo prendere il nostro aperitivo all'Atahotel a Capotaormina, a Taormina: ovviamente, pur di farmi contento, non credo abbia esitato a mostrarsi in guepiere. Dimmi giorno e ora.


Federica è contenta: il tono è informale, colloquiale

Felice che il problema si sia risolto, e che il mio regalo abbia donato spunti interessanti in ufficio..

Per l'aperitivo, lunedì dopo il lavoro?
Federica

Anche il cliente allenta la tensione....

Cara signorina Federica,
definirli "spunti interessanti" mi sembra riduttivo...
a lunedì dopo il lavoro, allora (fra non molto, quindi...)
Il Cliente

post scriptum: se Taormina non Ti viene una location comoda, ci sentiamo, ci raccordiamo... 

dimmi Tu (so essere anche molto più invadente, quindi mi fermo...)

Federica passa alla chat

Taormina va benissimo, nn ci sono mai stata..

Cosa dovrò indossare perché il cliente sia soddisfatto?

Il Cliente ritorna a toni più formali: perché?

Cara signorina Federica,
presumo che l'incontro, pur svolgendosi dopo l'orario di lavoro, rientri tra i Suoi compiti aziendali.
Pertanto, andrà benissimo il tailleur che la costringe ad indossare il Suo capo.
Per l'intimo andrà bene una replica di quanto contenuto erroneamente nel pacco: e non mi riferisco solo all'abbigliamento....
Non dimentichi un costume (sono certo che non dovrò darLe alcuna indicazione su quale costume possa essere adatto alla serata: se ha dei dubbi, dia un'occhiata alla piscina...)
La attendo a bordo piscina, mi riconoscerà: ho un fiocco di neve tatuato sulla mano destra.
(mi raccomando, no shoes)

a più tardi

p.s.: non so quanto Le nostre conversazioni siano stimolanti per i Suoi neuroni: mi piacerebbe che lo fossero (o che lo diventassero...) al punto tale da indossare le palline cinesi pochi minuti prima di vederci. E di scoprire che indossarle Le viene facile, scivoloso...


p.p.s.: di Taormina e dei panorami che vi si godono, Goethe scrisse “Mai il pubblico di un teatro ha avuto innanzi a sé uno spettacolo simile”. Come hai fatto a non trovarTici mai sino ad ora?


Federica si è davvero convinta?

Sono spunti molto stimolanti, ed io mi impegno sempre a fondo nel mio lavoro..

Io arriverò in piscina con un costume a triangolo bianco coi laccetti sui fianchi... e le ben wa dentro di me...

Ancora Federica, e stavolta per sms: ma che succede?

Sparito? Non trovo nessuno...

Epilogo.

Il cliente s'incazza... oppure no? Intanto scrive a mezzo raccomandata A.R.


Lei, piuttosto, signorina Federica  non ha consentito all'acqua della placida piscina di riflettere le Sue forme, alla luna di illuminare le Sue grazie.
Non presentarsi all'appuntamento dello scorso 3 ottobre mi ha causato un profondo turbamento.
Sono rimasto a bordo piscina, aspettando che Lei arrivasse, aspettando di potere sniffare la Sua pelle, di poter accarezzare i Suoi fianchi, di vedere le goccioline dell'acqua della piscina asciugarsi sotto le mie carezze, diventare piccoli cristalli di sale (eh si, la piscina è con l'acqua di mare...), cristalli la leccare uno ad uno, sino a restituire ad ogni angolo della Sua pelle il naturale sapore.

Purtroppo questi miei desideri sono rimasti a livello onirico, alimentando la mia bramosia verso il Tuo corpo, facendomi fremere all'idea di sfilare le palline tra le Tue gambe, che ero certo di trovare immerse in altra piccola piscina.
La ridda di sentimenti che la Tua assenza - senza motivo, senza preavviso - ha suscitato dentro di me si è trasformata a poco a poco in furiosa eccitazione.
Pensa, sono stato costretto a chiamare la mia assistente Simona (sempre dolce ed ubbidente...).
Le ho detto: "fammi rilassare ma allo stesso tempo fammi ardere: comincia a leccare il mio tatuaggio, ecco così, brava: passa la punta della lingua su ogni asta del fiocco di neve, fa che la Tua lingua sia bollente, fa che sciolga la neve, segui le forme meraviglioso del cristallo..."

Il resto Te lo farai raccontare da Simona, non appena Ti riordina il materiale di cancelleria.

3 commenti:

  1. Giunone , senza dubbio é affascinante leggere quest'intreccio , m'ha divertita mooolto !!
    Complimenti sinceri !!
    Spero che tu riesca a divulgare questo Blog , perché sarebbe triste se passasse inosservato .

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  2. un soggetto impressionante, che faccia capo a una vicenda realmente accaduta o meno!

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Giusto per ricordare che la libertà di commento è una cosa bellissima ma non infinita... http://goo.gl/yxxqN